Il Taharush Gamea, un termine arabo che si traduce approssimativamente come "assalto di gruppo", rappresenta un fenomeno agghiacciante di violenza sessuale collettiva che si manifesta purtroppo in contesti di grandi assembramenti, come concerti, proteste o feste religiose. Non si tratta di un "gioco" nel senso ludico del termine, ma di un'azione criminale premeditata e organizzata, volta a umiliare e violentare le vittime, prevalentemente donne. È fondamentale conoscere questa realtà per poterla contrastare e proteggersi.

Questo tipo di aggressione si basa sulla creazione di un cerchio di uomini che circonda la vittima, isolandola dalla folla e rendendola impossibilitata a fuggire. All'interno di questo cerchio, gli aggressori iniziano a spintonare, palpeggiare e molestare la vittima, creando una dinamica di violenza crescente che culmina spesso in stupro. La confusione e la densità della folla rendono difficile l'identificazione dei colpevoli e favoriscono l'impunità. Il silenzio e la paura delle vittime, spesso traumatizzate dall'esperienza, contribuiscono ulteriormente a rendere questo crimine ancora più subdolo e difficile da perseguire.

Le prime segnalazioni di Taharush Gamea risalgono agli inizi degli anni 2000, in particolare durante le celebrazioni pubbliche in alcuni paesi del Medio Oriente e del Nord Africa. Negli ultimi anni, casi simili sono stati riportati anche in Europa, destando preoccupazione e alimentando il dibattito sulla sicurezza nelle piazze e durante gli eventi di massa. È importante sottolineare che questo fenomeno non è legato a una specifica nazionalità o religione, ma rappresenta una forma di violenza di genere trasversale, alimentata da una cultura maschilista e dalla disumanizzazione della vittima.

La difficoltà nel contrastare il Taharush Gamea risiede nella sua natura organizzata e nella rapidità con cui si sviluppa. Spesso le forze dell'ordine faticano a intervenire tempestivamente e a identificare i responsabili all'interno della folla. Per questo motivo, la prevenzione e la sensibilizzazione sono fondamentali. È importante diffondere la conoscenza di questo fenomeno, incoraggiare le vittime a denunciare e promuovere una cultura del rispetto e della parità di genere.

Cosa fare se si assiste a un episodio di Taharush Gamea? Innanzitutto, è fondamentale cercare di aiutare la vittima, creando un corridoio di sicurezza per permetterle di allontanarsi dalla folla. Se possibile, è importante filmare o fotografare l'accaduto per raccogliere prove che possano aiutare le forze dell'ordine a identificare i responsabili. Allo stesso tempo, è necessario allertare immediatamente le autorità competenti e fornire tutte le informazioni possibili sull'accaduto.

È importante sottolineare che la vittima non è mai responsabile dell'aggressione subita. La colpa ricade interamente sugli aggressori e sulla cultura che tollera e giustifica tali comportamenti. Le vittime di Taharush Gamea devono essere supportate e incoraggiate a denunciare, senza timore di giudizio o stigmatizzazione.

La lotta contro il Taharush Gamea richiede un impegno collettivo. Educazione, sensibilizzazione e una maggiore attenzione alla sicurezza durante gli eventi pubblici sono fondamentali per prevenire questi episodi di violenza e garantire la sicurezza di tutti. Ignorare il problema o minimizzarne la portata significa contribuire alla sua perpetuazione.

Infine, è importante ricordare che la lotta contro la violenza di genere, in tutte le sue forme, è una battaglia che riguarda tutti noi. Solo attraverso un impegno costante e una presa di coscienza collettiva possiamo sperare di costruire una società più giusta e sicura per tutti.