Nonostante le premesse, l'affermazione in prima squadra con il Boca non è arrivata. Inizia così un percorso in prestito tra diverse squadre argentine, esperienze che lo hanno forgiato e gli hanno permesso di maturare tatticamente e tecnicamente. Il Tigre, in particolare, si rivela la squadra giusta per la sua esplosione definitiva: Retegui trova continuità e inizia a segnare con regolarità, attirando l'attenzione di club europei e, soprattutto, del CT della nazionale italiana, Roberto Mancini.

La chiamata in Nazionale è arrivata come un fulmine a ciel sereno, una sorpresa per molti, ma non per chi lo aveva visto giocare e segnare in Argentina. Retegui non ha deluso le aspettative, anzi, le ha superate, segnando gol importanti e dimostrando di poter essere il centravanti che l'Italia cercava da tempo. Il suo stile di gioco, fatto di potenza, velocità e precisione, lo rende un attaccante moderno e completo, capace di fare la differenza in qualsiasi contesto.

La sua doppia nazionalità italo-argentina ha inizialmente generato dibattito, ma Retegui ha sciolto ogni dubbio, dichiarando il suo amore per l'Italia e la sua volontà di indossare la maglia azzurra. Una scelta di cuore, dettata dalle sue origini e dalla voglia di rappresentare il paese dei suoi antenati.

Ora, il futuro di Retegui sembra essere in Serie A. Diversi club italiani si sono interessati a lui, attratti dalle sue prestazioni e dal suo potenziale. Un ritorno in Italia, questa volta da protagonista, sarebbe la naturale conseguenza di un percorso di crescita costante e di una determinazione fuori dal comune. Il "bomber azzurro" è pronto a scrivere nuove pagine della sua storia, e l'Italia calcistica lo attende con trepidazione. Riuscirà Retegui a confermare le aspettative e a diventare un punto di riferimento per la Nazionale? Solo il tempo potrà dirlo, ma le premesse sono certamente positive.