L'eredità politica di Craxi è complessa e sfaccettata. Da un lato, si riconosce il suo ruolo nel modernizzare il Partito Socialista Italiano, trasformandolo in una forza politica di primo piano. La sua leadership energica e il suo pragmatismo politico gli permisero di raggiungere accordi importanti, sia a livello nazionale che internazionale. Si pensi ad esempio all'accordo di Sigonella, episodio che dimostrò la capacità di Craxi di difendere gli interessi nazionali di fronte alle pressioni internazionali.

D'altro canto, il nome di Craxi è indissolubilmente legato a Tangentopoli, l'inchiesta giudiziaria che svelò un sistema di corruzione diffusa nella politica italiana. Craxi, accusato di finanziamento illecito ai partiti, scelse la via dell'esilio ad Hammamet, in Tunisia, dove trascorse gli ultimi anni della sua vita. Questa fuga, interpretata da alcuni come un'ammissione di colpa, ha contribuito a cementare l'immagine di un leader politico compromesso con la corruzione.

Ma al di là delle accuse e delle condanne, la figura di Craxi continua ad affascinare e a interrogare. Il suo stile politico, fatto di decisionismo e di una forte personalità, trova ancora oggi degli estimatori. Alcuni lo considerano un precursore dei tempi, un politico capace di anticipare le trasformazioni della società italiana. Altri, invece, vedono in lui l'emblema di una stagione politica caratterizzata da un eccessivo personalismo e da una scarsa attenzione alla legalità.

La domanda quindi rimane: perché Craxi è ancora rilevante? Forse perché la sua storia rappresenta un monito per la politica italiana, un costante richiamo alla necessità di trasparenza e di onestà. Forse perché la sua figura complessa e contraddittoria riflette le ambiguità e le contraddizioni della storia del nostro paese. O forse, semplicemente, perché il suo nome, pronunciato ancora oggi con timore e rispetto, rappresenta un capitolo irrisolto della storia politica italiana. Un capitolo che, a distanza di anni, continua a suscitare interrogativi e a dividere l'opinione pubblica.

Il dibattito su Craxi non si limita solo alla sua figura, ma si estende anche al sistema politico dell'epoca. Un sistema che, al di là delle responsabilità individuali, presentava delle fragilità strutturali che hanno favorito il dilagare della corruzione. Analizzare la figura di Craxi significa quindi anche interrogarsi sulle dinamiche che hanno caratterizzato la politica italiana degli anni '80 e '90, e sulle conseguenze che queste dinamiche hanno avuto sul presente.

Infine, la persistente presenza di Craxi nel dibattito pubblico italiano può essere interpretata anche come un segno della difficoltà del nostro paese a fare i conti con il proprio passato. Un passato fatto di luci e ombre, di successi e di fallimenti, che continua ad influenzare il presente e a condizionare il futuro della politica italiana. Craxi, in questo senso, rappresenta un simbolo, un fantasma che ci ricorda l'importanza di affrontare il passato con onestà intellettuale, per costruire un futuro più trasparente e responsabile.