Il segreto risiede nella combinazione di diversi fattori: la scelta del taglio di carne, tipicamente il cappello del prete o la punta di petto, la marinatura prolungata in vino rosso e aromi, e la pazienza nella cottura. La carne viene rosolata in un tegame con burro e cipolla, poi sfumata con vino rosso corposo, come il Barolo o il Barbaresco. Si aggiungono poi verdure, spezie e brodo, e si lascia cuocere a fuoco lentissimo per diverse ore, anche tre o quattro, fino a quando la carne non si sfilaccia con la forchetta.

L'astun è un piatto che richiede tempo e dedizione, ma il risultato finale ripaga ampiamente l'attesa. La carne, tenera e succulenta, si scioglie in bocca, sprigionando un profumo intenso e avvolgente. Il sugo, denso e saporito, è perfetto per accompagnare la polenta, le patate arrosto o la pasta fresca.

Questa tecnica di cottura, tipica delle Langhe e del Roero, rappresenta un vero e proprio patrimonio culinario piemontese. L'astun è un piatto della tradizione, che evoca i sapori autentici della cucina contadina, e si presta ad essere gustato in occasioni speciali, in famiglia o con gli amici, durante le fredde giornate invernali.

Oltre alla carne di manzo, l'astun può essere utilizzato anche per cuocere altre tipologie di carne, come il maiale o il cinghiale, adattando la marinatura e i tempi di cottura. È importante utilizzare una pentola di coccio o di ghisa, che permette una distribuzione uniforme del calore e mantiene la temperatura costante durante la cottura.

Per un astun perfetto, è fondamentale scegliere ingredienti di qualità: carne proveniente da allevamenti locali, vino rosso di buona struttura e verdure fresche di stagione. La marinatura deve durare almeno 12 ore, in modo che la carne assorba tutti gli aromi. Durante la cottura, è importante controllare il livello del liquido e aggiungere brodo caldo se necessario, evitando di mescolare troppo la carne per non romperla.

L'astun è un piatto versatile e ricco di gusto, che si presta a diverse interpretazioni. Potete aggiungere al sugo funghi porcini, castagne o prugne secche, per un tocco di originalità. Servitelo caldo, accompagnato da un buon bicchiere di vino rosso piemontese, e lasciatevi conquistare dal suo sapore unico e indimenticabile.